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Hai deciso di dare una svolta alla tua vita e vorresti aprire un franchising? Non possiamo che congratularci per questa tua decisione, perché finalmente avrai la possibilità di metterti in proprio, assecondare quelle che sono le tue personali passioni e raggiungere importanti obiettivi.

Ma come aprire un franchising? Per riuscire in questa impresa senza commettere errori, è necessario conoscere le regole di base del franchising e l’iter burocratico da seguire, nonché capire quale settore e quale franchisor scegliere. In questo articolo abbiamo raccolto tutte le informazioni di cui hai bisogno.

Le regole di base del franchising

Accendendo un contratto di franchising, l’affiliato ha a sua disposizione molti importanti servizi pre e post apertura. Più nello specifico, viene affiancato prima dell’apertura nella scelta e valutazione della location e nella progettazione del negozio. Il franchisor inoltre si fa carico dell’allestimento del negozio, fornendo tutti gli arredi, nonché le eventuali attrezzature, il packaging brandizzato, l’insegna, i software necessari per la gestione dell’attività e simili. Questo significa che l’affiliato deve farsi carico solo dell’affitto o dell’acquisto della location e dell’acquisto della merce. In alcuni casi la merce può anche essere in conto vendita, dipende dal contratto e dal settore in cui si opera. Infine, l’affiliato riceve tipicamente assistenza e consulenza fiscale, commerciale e burocratica e ha accesso a corsi di formazione dedicati.

Secondo le regole del franchising, il franchisor ha diritto a chiedere un fee d’ingresso al suo affiliato. Si tratta di un corrispettivo iniziale che varia a seconda del franchisor scelto. Di solito più noto è il marchio su cui si decide di fare affidamento, maggiore è il fee d’ingresso. Il fee può essere elevato anche nel caso in cui i servizi offerti dal franchisor siano molti e la formazione di alto livello e frequente.

Il franchisor chiede inoltre delle royalties. Si tratta di un corrispettivo mensile che l’affiliato deve pagare al franchisor. Tale corrispettivo può essere fisso oppure variabile, in proporzione ai guadagni ottenuti. Se la fee d’ingresso è una regola seguita praticamente da tutti i franchisor, non è detto invece che le royalties siano richieste.

Come aprire un franchising: la scelta del settore nel quale operare

La scelta del settore in cui operare non è semplice. È necessario prima di tutto capire quali siano le proprie personali passioni ed inclinazioni, perché solo lavorando con passione è possibile svegliarsi ogni mattina felici del proprio lavoro e si ha la possibilità di avere successo e di ottenere importanti guadagni.

La passione, il talento, le inclinazioni da sole però non bastano. È necessario anche cercare di capire quale settore merceologico e quali servizi siano più richiesti sul territorio in cui si è deciso di operare. Prima di prendere una decisione quindi è bene studiare il proprio territorio non solo attraverso un’osservazione diretta delle attività commerciali della zona, ma anche attraverso un confronto con gli enti dedicati e uno studio di dati e statistiche sull’argomento autorevoli e aggiornati. Ricorda: quanto più un settore è saturo, tanto più sarà difficile emergere nel contesto competitivo.

La scelta del franchisor

Hai deciso in quale settore operare? Adesso devi andare alla ricerca del franchisor. Fai una lista di tutti i franchisor di settore disponibili, utilizzando un comune motore di ricerca online.

A questo punto devi prendere in considerazione questi elementi:

  • Qualità del progetto
    I numeri sono importanti, ma lo sono ancora di più le idee. Valuta con attenzione la qualità del progetto, il modello di business, i valori proposti da ognuno dei diversi franchisor presi in considerazione. Possono fare la differenza!
  • Qualità delle persone che gestiscono il franchising
    Le persone, il loro modo di lavorare e far crescere nel tempo un’azienda è un valore che non troverai trascritto nei bilanci. Ricorda però che è insieme a quelle persone che costruirai la tua impresa, perciò valuta al meglio i franchisor e il “capitale umano” offerto.
  • Anzianità
    Considera gli anni di attività del franchisor: sono indice della stabilità economica dell’azienda. Questo però non vuol dire che un franchisor di recente creazione con un’idea vincente sia da scartare a priori, anzi!
  • Numero di affiliati
    Anche questo è un elemento importante, perché se gli affiliati sono numerosi, sono più elevate le probabilità che quell’attività abbia successo.
  • Numero di chiusure
    Il successo dei singoli affiliati è un fattore importante di valutazione. Se ogni anno il franchisor ha 10 nuovi affiliati, ma tutti e 10 chiudono i battenti nel giro di pochi mesi, forse c’è qualcosa che non va.
  • Bilanci
    È tuo diritto richiedere al franchisor i bilanci degli ultimi 3 anni. Sulla base di questi bilanci hai la possibilità di valutare al meglio la scelta che stai per compiere, comprendendo anche gli eventuali rischi che questo comporta.
  • L’offerta agli affiliati
    Ogni franchisor offre beni e strumenti materiali e immateriali ai suoi affiliati. La loro qualità è determinante per il successo di ogni affiliato. Valuta perciò in dettaglio ciò che viene offerto agli affiliati in termini di allestimento del punto vendita/agenzia, materiali di comunicazione, strumenti e software di lavoro, know how specifico e corsi di formazione dedicati.

Tra gli altri elementi da prendere in considerazione possiamo inserire anche la notorietà del marchio e l’eventuale appartenenza ad associazioni di settore.

L’iter burocratico da seguire

Si, ma come avviare un’attività franchising? L’iter burocratico può sembrare complesso e lungo. Il bello del franchising però è che avrai a tua disposizione un supporto completo e l’assistenza di cui hai bisogno direttamente dal franchisor scelto.

I passi fondamentali dell’iter burocratico che è necessario seguire è il seguente:

  • Apertura Partita Iva
  • Iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio
    della tua città
  • Apertura posizione INPS
  • Apertura posizione INAIL
  • Dichiarazione di inizio attività al Comune, solitamente almeno 30 giorni prima dell’inizio dell’attività
  • Richiesta del permesso per esporre l’insegna
  • Pagamento dei diritti SIAE, nel caso tu voglia tenere la musica accesa nella tua attività

Questi sono i passi generali che di solito devono essere compiuti, ma è possibile che ve ne siano anche altri, a seconda dei servizi offerti oppure del settore in cui hai deciso di operare. Un confronto con il franchisor su questo sarà fondamentale per muoversi al meglio e in tempi brevi.

Le competenze necessarie per mettersi in proprio

Prima di fare la tua scelta, valuta con estrema attenzione le tue capacità imprenditoriali. Il franchising è un’ottima strada per mettersi in proprio minimizzando i rischi, ma è comunque necessario avere la capacità di prendere decisioni anche piuttosto importanti in tempi brevi, sapersi relazionare con il cliente, saper interagire al meglio con il proprio personale, se previsto. Inoltre chi decide di mettersi in proprio deve essere consapevole che dovrà necessariamente dedicare molto tempo ed energie alla sua attività, soprattutto nella fase iniziale.

Infine citiamo le competenze in ambito fiscale e commerciale. Queste ultime sono importanti per gestire la tua attività al meglio e comprenderne in modo autonomo l’andamento, così da saper intervenire tempestivamente in caso di problematiche.

Le capacità imprenditoriali di cui abbiamo appena parlato sono necessarie per ogni genere di attività. Nel caso di un franchising è importante anche saper accettare le regole dettate dal franchisor. Sono regole che pongono alcuni limiti e che indicano un modus operandi studiato e affinato nel tempo, in linea con gli obiettivi di business e i valori del brand di appartenenza.

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