Il franchising presuppone che un nuovo affiliato entrando all’interno di una struttura abbia un apporto di know how che gli consenta di rendere produttiva la propria attività, anche se proveniente da un settore completamente diverso.

Alcuni attuali affiliati Vroom provengono dalla ristorazione, da attività di brokeraggio assicurativo ma anche da un pregresso inerente alla vendita di auto.

Quindi si, anche se non ne sai niente di motori, ti formeremo per ottenere il massimo dal tuo nuovo lavoro.

Per lavorare con Vroom serve un ufficio che ti aiuteremo a trovare (e ti insegneremo a gestire) e la voglia di mettere in gioco le proprie competenze per entrare in un settore che conta 5 miliardi di fatturato.

Interessante no?!

Potresti, ma per entrare in Vroom è necessario un spirito di impresa che ovviamente sarebbe pregiudicato da una dedizione part-time a questa attività. Quindi no, chi entra in Vroom sposa l’idea di Vroom fino in fondo, full time.

Nessuno, almeno per tutto il periodo di start-up. Il mood di Vroom è legato ad un attento controllo dei costi e la gestione di un dipendente non solo è sconsigliata ma persino demotivata dal franchisor (almeno per il primo periodo di sviluppo della filiale stessa).

Molte delle filiali attualmente operanti in Vroom hanno iniziato come “monounità” e poi si sono sviluppate con collaboratori interni.

Tempo al tempo!

Molto meno del valore di una Panda 1.2 a benzina (dal punto di vista economico) ma molto del proprio coinvolgimento e della propria dedizione. Insomma, devi ambire a creare una microimpresa.

Assolutamente no, le nostre filiali nascono come piccoli uffici di consulenza ed intermediazione. 40 mq sono più che sufficienti. Non deteniamo e non acquistiamo auto sarebbe un’investimento troppo elevato e ad alto rischio. Siamo intermediari, creiamo valore dalle auto dei nostri clienti.